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Ho bisogno di un altro gadget?


Circondati da così tante cose, ci dimentichiamo spesso che non abbiamo davvero bisogno di beni costosi, e che i regali possono anche essere non materiali. Durante l’incontro i partecipanti impareranno a conoscere da dove arrivano i loro giochi, quale tipo di regalo non materiale può portargli gioia e creeranno personalmente i loro gadget e giochi.

 

Autrice: Anna Książek

Traduzione e revisione: Andrea Pucci

 

Scopo principale:

  • Scoprire da dove arrivano i giocattoli, giochi e gadget. Incoraggiare i partecipanti a crearne di propri.

  • Sostenere la formazione di buone abitudini legate al consumo insieme all’abilità di definire quali sono le reali necessità.


Durante questo incontro i partecipanti:

  • Capiranno che cosa significa “Made in China”, attraverso la conoscenza di informazioni di base riguardo agli stati e alle condizioni in cui sono fabbricati giocattoli e gadget;

  • Verranno ispirati a creare i proprio giocattoli;

  • Saranno incoraggiati a donare regali non materiali


 

1. Da dove arrivano i miei giocattoli? (visita di un negozio e dibattito)

Spiega che oggi parlerai di giocattoli, gadget, ecc. Chiedi ai partecipanti quail sono i loro preferiti. Hanno un’idea della loro provenienza? Per controllare questo, vai al negozio di giocattoli più vicino e leggi che cosa c’è scritto sulle etichette e sulle confezioni dei giochi e giocattoli. Scrivi i nomi di tutte le nazioni che trovi. Una volta tornati, potete controllare sulla cartina dove si trovano esattamente. Se nei dinotrni non c’è nessun negozio appropriato, chiedi anticipatamente ai partecipanti di portare giochi, peluches, giocattoli da casa e usali per controllare le informazioni sulle etichette. Riflettete insieme su che cosa significhi “Made in China”, una frase che appare di frequente sulle etichette.

2. Una giornata di lavoro in una fabbrica di giocattoli (esercizio)

Dai a ogni piccolo gruppo di partecipanti la descizione di una giornata di lavoro di un lavoratore di una fabbrica di giocattoli. I gruppi devono mettere nel giusto ordine le attività e discutere brevemente di quello che pensano riguardo al programma. I gruppi presentano le loro opinioni. Ricapitola chiedendo ai partecipanti se riuscirebbero ad immaginarsi a vivere in quell modo. Puoi aggiungere che questo tipo di lavoratori spesso lavorano 7 giorni a settimana, faticando per avere qualche giorno libero. A volte, i lavoratori hanno tra i 13 e i 15 anni. Puoi usare il testo, ma ricorda che questa è una descrizione semplificata delle condizioni di un giovane lavoratore in una fabbrica del Sud Globale (?). Non cercare di spaventare i partecipanti, ma semplicemente attira la loro attenzione su alcuni fatti.

Giornata di lavoro tipica in una fabbrica in un paese del sud del mondo. Turno di mattino nella fabbrica (4h) Pranzo nella mensa della fabbrica (1,5h) Turno di pomeriggio nella fabbrica (4h) Cena nella mensa della fabbrica (1h) Straordinari obbligatori (5h) Code all’hotel dei lavoratori per bagno e docce (1-2h) Tratto da: Kupuj odpowiedzialnie zabawki. Przewodnik dla konsumentów, J. Szambelan et al., Cracovia 2009, 17

Storia di lavoratori di paesi del Sud del Mondo I’m 18 years old. I work in a toy factory in China. We work every day for 12 hours, but it happens, for example before Christmas, that we work 16 hours per day, 7 days a week. We need to really hurry to make all orders for toys exported to Europe and North America. At the same time we have to be very careful, because for mistakes in putting toys together, we have serious punishments and they don’t pay us. I never know what time I finish my work, staying overtime is obligatory. For that reason I cannot really take care of my daughter. I had to give her to grandparents and I miss her a lot. They pay me 0,20 cents per hour, doesn’t matter if I work during the day or during the night. Working here I feel like a slave because I cannot decide myself when I sleep or eat – everything depends on my employee. Tratto da: Kto na nas pracuje?, in: Postaw na rozwój. Zrównoważony! Scenariusze zajęć dla uczniów klas IV-VI szkół podstawowych, G. Świderek, Łódź 2013, 87

3. Storia

Fortunatamente, ci sono aziende che sono attente al rispetto dei loro lavoratori. Queste aziende possono essere trovate anche in Asia, come “Kymviet” in Vietnam oppure “Plush and Play” nelle Filippine. Mostra il Vietnam e le Filippine sulla cartina.

4. Creazione di giocattoli (lavoro di gruppo)

Troppo spesso i negozi sono invasi da giocattoli e giochi che sono prodotti per la maggior parte in aziende che non rispettano i lavoratori e l’ambiente. Cosa si può fare allora? Una possibile soluzione è quella di comprare giocattoli prodotti localmente (se si sa dove trovarli) oppure... crearne di propri!

I partecipanti, in gruppi di 2-4 persone, diventano piccoli imprenditori che producono giocattoli (pupazzi, giochi) senza inquinare l’ambiente, rispettando i diritti dei lavoratori, usando i materiali in maniera responsabile e dal design creativo (così che piacciano ai bambini e i genitori siano felici di comprarli). Il compito del gruppo è di creare giochi a partire da ciò che hanno intorno. Può essere qualcosa che hanno con loro oppure oggetti che trovano nelle zone intorno all’edificio o nell’aula (prepara diversi materiali, come ritagli, vecchi giornali, bottiglie di plastica, pacchetti(?), vecchie magliette). Dai loro anche colla, forbici, pinzatrice, ago e filo, ecc. Incoraggia i gruppi ad essere creativi. Possono creare giochi di società, pupazzi, macchinine, costruzioni, ogni cosa che può essere usata per giocare. I gruppi hanno a disposizione 30 minuti per creare e provare le loro idee.

5. Presentazione dei giocattoli

Ogni gruppo presenta il suo giocattolo, invitando gli altri a giocarci insieme.

6. Regali (dibattito ed esercizio)

Può essere qualcosa creato da te un regalo? Se sì, a chi lo daresti? Che cosa altro daresti a qualcuno, per esempio per il suo compleanno? È necessario regalare sempre oggetti materiali? Focalizza l’attenzione dei partecipanti sui regali non materiali (per esempio un invito per un picnic o per andare al cinema, un pranzo sociale (social dinner?), un viaggio). Crea una lista di regali non materiali che vorresti ricevere (ognuno per conto proprio). Poi, condividi la lista con gli altri membri del gruppo, magari gli piacerà una delle tue idee e la aggiungeranno alla loro lista. Puoi leggere le liste una ad una oppure metterle tutte al centro, camminare per la stanza e leggere che cosa hanno scritto gli altri. Magari qualcuno ha il compleanno a breve e allora si può pensare di organizzare qualcosa dalla sua lista? Magari puoi condividere la tua lista con famiglia e amici così che sappiano che cosa ti rende felice? Che cosa pensi della lista di regali non materiali?

7. Riepilogo del workshop

Discutete insieme di quello che avete scoperto durante questo incontro. Che cosa ti ha ispirato? Decidete che cosa fare dei giocattoli creati durante il meeting. Magari potrebbero essere utili nella sala riunioni. Oppure potete darli a qualcuno che se li godrebbe di più?



Batik Boutique” in Kuala Lumpur (capital city of Malaysia) produces beautiful items using traditional patterns. They are made by Malaysian women, mainly single mothers. Batik Boutique gives them fair salary, medical insurance and access to daycare for their children


Smateria” in Phnom Penh, Cambodia, hires women, who sew unique bags, wallets and other accessories. The owners of this social business strongly believe that happy people work much better.


Guides and scouts from Sheki, Azerbaijan, discuss during a workshop how to use a common item they already have in new, creative ways.


 

Compito ulteriore per il gruppo:

  • Organizza alla scuola, cultural house (?), o nel tuo quartiere un evento durante il quale si scambiano giocattoli, giochi e libri che non si usano più (informa i genitori dei partecipanti a riguardo e chiedi il loro permesso).

  • Organizza un concorso per il giocattolo più interessante (creato da te!)

  • Crea il tuo gioco di società. Costruisci personalmente tutti gli elementi necessari.

  • Prepara una campagna chiamata “Non tutti i giochi sono divertenti” durante la quale condividi con i tuoi amici informazioni riguardanti i problemi causati dalla produzione di giocattoli e di gadget e incoraggiali a creare i propri regali (puoi organizzare una campagna di questo genere prima di Natale, Diwali, Eid, ecc...).

 

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